Michael S. Moore is among the most prominent normative theorists to argue that retributive justice, understood as the deserved suffering of offenders, justifies punishment. Moore claims that the... Show moreMichael S. Moore is among the most prominent normative theorists to argue that retributive justice, understood as the deserved suffering of offenders, justifies punishment. Moore claims that the principle of retributive justice is pervasively supported by our judgments of justice and sufficient to ground punishment. We offer an experimental assessment of these two claims, (1) the pervasiveness claim, according to which people are widely prone to endorse retributive judgments, and (2) the sufficiency claim, according to which no non-retributive principle is necessary for justifying punishment. We test these two claims in a survey and a related survey experiment in which we present participants (N = ~900) with the stylized description of a criminal case. Our results seem to invalidate claim (1) and provide mixed results concerning claim (2). We conclude that retributive justice theories which advance either of these two claims need to reassess their evidential support. Show less
Quest’articolo indaga il rapporto tra affronto verbale, genere e agentività legale nella Bologna della prima età moderna. Per molto tempo gli studiosi hanno trascurato di considerare l’impegno... Show moreQuest’articolo indaga il rapporto tra affronto verbale, genere e agentività legale nella Bologna della prima età moderna. Per molto tempo gli studiosi hanno trascurato di considerare l’impegno delle donne nell’attività criminale, o ne hanno sottolineato la distinzione. In tale contesto l’insulto è spesso stato caratterizzato una forma criminale tipicamente femminile e considerato in rapporto all’incapacità delle donne di agire in altri ambiti sociali, economici e politici della vita. Il presente studio intende sottoporre a meditazione critica tale assunto, esaminando il linguaggio e la pratica dell’affronto verbale quale discorso deviante attraverso il casellario giudiziario del Tribunale del Torrone, la corte penale di Bologna nella prima età moderna. Mentre tale fonte conferma l’esistenza di un lessico altamente sessista degli insulti, si sostiene che l’insulto maschile e femminile non vadano trattati distintamente, dal momento che i protagonisti maschili e quelle femminili attinsero a un ampio spettro di convenzioni e pratiche culturali condivise che vale la pena di esplorare. Show less