In various lists of the books owned by Leonardo da Vinci, the artist notes the titles of several manuals of ars dictandi. The surviving epistolary documents which can be attributed to him – an... Show moreIn various lists of the books owned by Leonardo da Vinci, the artist notes the titles of several manuals of ars dictandi. The surviving epistolary documents which can be attributed to him – an original letter, not however in his own hand, and several copies – do not allow us to assess to what degree Leonardo used these manuals in writing his own correspondence. As a whole, though, the manuals would seem to constitute a coherent collection which might indicate the existence of a rationally organised plan to acquire proficiency in this skill. The article attempts to describe this ‘macrotext’, starting with a description of the treatises mentioned by Leonardo and including an analysis of the role they played in the development of epistolary skills generally. On the basis of this reconstruction the article hypothetically outlines the criteria which might have guided Leonardo in choosing certain texts from the diverse range of manuals in this field which were then available. Show less
Nonostante il fervore che ha caratterizzato gli studi epistolografici negli ultimi anni, ancora poco studiato risulta il settore della trattatistica quattrocentesca. Tuttavia, la pubblicazione di... Show moreNonostante il fervore che ha caratterizzato gli studi epistolografici negli ultimi anni, ancora poco studiato risulta il settore della trattatistica quattrocentesca. Tuttavia, la pubblicazione di alcuni importanti strumenti di ricerca quali il Medieval and Renaissance Letter Treatises and Form Letters (Polak, 1993-2015) o l’ISTC, fa ben sperare per una prossima inversione di tendenza. Per quanto riguarda la produzione in volgare, i cataloghi hanno consentito di identificare quello che è probabilmente il primo manuale stampato, l’anonimo Trattato de li ditamini (ISTC it00427400); sul versante manoscritto essi hanno permesso di rintracciare uno dei primi trattati di ars epistolandi del Quattrocento (cod. 2333, Biblioteca Statale di Lucca), e di identificare nuove testimonianza riconducibili alla “preistoria” del celebre Formulario di epistole missive e responsive di Bartolomeo Miniatore. Tra i documenti registrati nel catalogo del Polak, si propone in queste pagine lo studio di una raccolta di soprascritte e intestazioni con rubriche in volgare composta in area bolognese nell’ultimo quarto del ’400. Si tratta di una tipologia trattatistica particolarmente negletta dalla critica, che in realtà può consentire di riflettere su un passaggio tutt’altro che secondario nella storia dell’epistolografia del Rinascimento: quello cioè dell’evoluzione tre-quattrocentesca della salutatio, una delle sezioni più soggette a riflessione teorica nelle artes medievali. Dal trattatello emerge, infatti, una tipologia epistolare alternativa a quella tradizionalmente in oggetto nei manuali due- trecenteschi, che, per diversi aspetti, risulta simile a quella ancora oggi in uso. Dei Soprascripti si tenta qui un’approfondita descrizione, e se ne pubblica in appendice un ampio estratto. Show less